lunedì 15 febbraio 2010

Quello che c'è di buono nell'andare allo stadio...

Tutti, recentemente sempre più spesso, associamo magari lo stadio ad un luogo (soprattutto se vi si svolgono gare importanti) dove avvengono scontri crudeli tra tifosi, forze dell'ordine e cose del genere.
E' verissimo che avvengono queste cose e non possiamo negarlo e dobbiamo impegnarci per far sì che non avvengano perchè lo sport è ben altro, lo sport dovrebbe far crescere negli animi solidarietà e quel senso di sana competizione che fa bene ai caratteri, li forgia e fa nascere l'istinto di superare sempre noi stessi.
Ciò non è contemplato quando subentra la violenza, l'arroganza, quell'istinto di prevalere sul prossimo e di annientare il prossimo, senza rendersi conto che il prossimo è come noi stessi.
Ma c'è qualcosa in più. L'altra faccia della medaglia è colorita e bella!
Ieri sono stata allo stadio. Cerco di descrivervi con parole quello che solo gurdandomi negli occhi potreste capire a fondo.
Bambini eccitatissimi, coriandoli, palloncini colorati, trombette che squillano di tanto in tanto, striscioni non offensivi ma quasi moralmente elevati, un coro di 60000 spettatori che cantano all'unisono per una sola squadra, risate a crepapelle, l'emozione dopo il fischio di inizio, l'euforia anche se non c'è la vittoria della squadra del cuore.
Non è un sogno. E' quello che dovrebbe avvenire sempre negli stadi: una festa, una grande festa dove tutti hanno in comune lo stesso intento, questa volta non un intento di violenza, ma di fratellanza e di genuino divertimento!
Perchè lo sport nutre l'anima ed il cuore e tutti dovrebbero esserne convinti affinchè questa medaglia abbia entrambe le facce contrassegnate da un marchio di bene!

sabato 9 gennaio 2010

AUTENTIFICAZIONE DEL PENSIERO

Basta il pensiero...e scrivo...per liberare quelle emozioni represse dalla malinconia del silenzio...Un Blog per dare ascolto al tuo sapere e a ogni tua opinione, convizione, giudizio su ciò che è stato, accaduto...e ci ha colpito...Se la mattina prima di alzarci o la sera prima di addormentarci si pensa a una storia o a una realtà, a un dilemma o a una gioia...e quando durante il nostro quotidiano procedimento di sentire, guardare, subire e fare del periodico nuovo giorno ci colpiscono elementi eterogenei, che si riferiscono a ciò che ci interessa, ci gusta vedere e che indipendentemente se ci piace o non piace ci danno una agitazione interiore che io chiamerei "ciò che Punge"(ciò che mi colpisce)...è giusto attraverso questo Blog poter dar voce alle proprire opinioni, convizioni...